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Negli ultimi tre anni Pogba ha saltato 454 giorni per infortunio. E 72 partite dello United

di Andrea Losapio

L'infortunio di Pogba può rimescolare le carte in casa Juventus. Perché il francese rimarrà fuori per un po' di tempo, tra il consulto medico a Villa Stuart e la possibile operazione che lo terrà fuori per almeno un 25-30 giorni, a meno di recuperi prodigiosi. Con conseguenze anche sul mercato in uscita, tra la risoluzione con Ramsey che continua a latitare - distanza fra domanda e offerta - e soprattutto la possibile offerta per Adrien Rabiot tra Paris Saint Germain e Manchester United. Ma la Juventus può davvero permettersi di avere la coperta corta a centrocampo con un Pogba che è rimasto fermo ai box per parecchio tempo?

Tre anni da incubo
Dal primo agosto del 2019 sono iniziati i guai per Pogba, per un infortunio alla caviglia che gli ha fatto saltare otto giorni e nessuna partita. Da lì in poi una discesa veloce verso i tanti stop che lo hanno colpito. Di fatto due recuperi dal 26 settembre al 2 ottobre, più uno dal 20 dicembre al 27. Una stagione intera, o quasi, persa, visto che Pogba è arrivato al 5 giugno con problemi alla caviglia. Un anno fermo. Poi un altro stop alla caviglia nel 20-21 (tre partite) più uno due alla coscia e uno al polpaccio, prima del menisco.

72 partite dello United perse
Alla fine, in tre anni, Pogba è rimasto fermo per 454 giorni, per un totale di 72 partite. Tantissime per chi dovrebbe essere il faro del centrocampo, ed è giusto anche domandarsi se la Juventus potrà farci affidamento. Probabilmente sì, visto che i problemi alla caviglia sono stati sorpassati, ma la tendenza continua a essere preoccupante.


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