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Napoli, Lobotka è diverso con Garcia: il tecnico francese cerca altre fonti di gioco

di Paolo Lora Lamia

Stanislav Lobotka non dirige in mezzo al campo il Napoli di Rudi Garcia come faceva lo scorso anno con Spalletti al timone. Un tema forte in questo inizio di stagione dei partenopei, a maggior ragione dopo la sconfitta interna contro la Lazio. A cosa è dovuto questo cambio di rendimento? Innanzitutto alle idee di gioco diverse dei due tecnici: più verticale quello di Garcia, più orientato al fraseggio quello di Spalletti.

I numeri dello slovacco
La sensazione è quindi che Lobotka sia meno protagonista, anche se i dati vanno in una direzione diversa. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, il regista oggi gioca 79,5 palloni di media contro i 76,14 di un anno fa. E ne tocca di più sia nella propria metà campo, sia in quella avversaria. Naturalmente, però, bisogna vedere anche la qualità di questi tocchi e la velocità data alla palla.

Quest'ultima caratteristica dà l'idea del ritmo che riesce ad avere una squadra nei novanta minuti e, in questo senso, tutto il Napoli - non solo Lobotka - sta avendo delle difficoltà. La squadra deve dunque ritrovare i giusti equilibri, venendo esaltata da Lobotka ma anche - secondi i dettami di Garcia - da altre fonti di gioco in grado di aiutare lo slovacco.


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