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Mourinho: "Per l'attacco ho un nome, ma è inaccessibile. Dybala? Per noi è oro"

di Paolo Lora Lamia

L'allenatore della Roma José Mourinho, nell'intervista concessa al Corriere dello Sport, ha parlato del giocatore che dovrebbe arrivare per sostituire Abraham: "Tammy si è infortunato il 5 giugno, stiamo parlando di 63, 64 giorni e per me c’è un nome. Ce n’ è uno, perché io di solito sono molto obiettivo e pragmatico, ma non è possibile prenderlo: così mi è stato detto da Pinto. Morata? Non è Mbappé, però penso sempre, anche quando non siamo d’accordo, che Pinto voglia le stesse cose che voglio io. L’obiettivo comune è che la squadra ottenga il miglior risultato possibile".

Due parole anche su Dybala: "Quando è arrivato il primo di agosto e la clausola non è stata più esercitabile, ho dormito meglio, lui è di livello altissimo e per noi è oro, non possiamo rinunciare a lui. Quando siamo costretti a farlo perché è infortunato o perché è stanco o è rientrato cotto dalla nazionale, sono guai seri. La sua qualità come giocatore non mi ha sorpreso per niente. È il bambino che mi ha colpito, io dico sempre che quelli bravi, bravi, bravi sono così: umili, rispettosi con i colleghi. Io sono passato attraverso tante generazioni, perché alleno come assistente dal ’92 e questo ragazzo non è di questa generazione. È fantastico: la gente conosce il suo potenziale come giocatore, io posso dire che il potenziale come ragazzo non è per niente inferiore".


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