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Mou aspetta, le prove di vera Roma ci saranno in Portogallo

di Dario Marchetti

Chi si aspettava risposte di vera Roma già ieri contro il Nagoya Grampus forse pretendeva troppo, ma era lecito comunque attendersi qualcosa di più di uno 0-0 noioso. Delle attenuanti ci sono come i tanti giovani schierati e i molti giocatori ancora assenti dalla formazione. Perché a Cristante, Wijnaldum e Karsdorp (nemmeno partiti per la tournée), ieri ad esempio non hanno disputato neanche un minuto Pellegrini, Zaniolo e Spinazzola. Per un undici dunque che presentava tanti cambi come Svilar in porta, Missori ed El Shaarawy sulle fasce, Tahirovic schierato a centrocampo con Matic e Bove. Davanti, invece, insieme ad Abraham c'è stato Cherubini. A questo se uniamo un jet lag che la squadra sta avendo difficoltà nello smaltire, ecco allora che esce la prestazione vista ieri e con la traversa di Ibanez come unico sussulto dei novanta minuti. Certo al solito e perfetto Smalling è corrisposta anche la stessa versione sbiadita di questa prima parte di stagione di Abrham. Per le prove di vera Roma, però, bisognerà aspettare ancora qualche giorno, non basterà nemmeno la seconda amichevole di lunedì in Giappone, bensì il ritiro che a dicembre la squadra farà in Portogallo. Prima Mourinho concederà qualche giorno di relax, in attesa di partire poi per l’Algarve con tutti o quasi gli effettivi. Compreso chi al mondiale sarà uscito alla fase a gironi.


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