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Mini-tempi da 10' e cambi infiniti: il calcio immaginato da De Laurentiis

di Ivan Cardia

Due Champions League: una per i campionati più importanti, la seconda per gli altri Paesi. Poi si sfiderebbero i rispettivi campioni, possiamo immaginare con che esito. Nella lunga intervista rilasciata oggi, oltre a parlare del mercato del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha anche spiegato come immagina il calcio del futuro. E l'abolizione dell'Europa League non è neanche l'idea più rivoluzionaria.

Tempo effettivo e gioco spezzettato. Rispondendo a una domanda sul tempo effettivo, ADl ha proposto una novità sulla scia del basket: addio all'intervallo da 15 minuti tra i due tempi. In compenso, un'interruzione da due minuti ogni 10 di gioco, con una sorta di time out tecnico per un confronto tra gli allenatori e i propri giocatori. Un ripensamento totale del modo in cui intendiamo oggi (e da più di un secolo) il calcio, senza considerare la differenza col basket: in 10 minuti, il parquet viene percorso avanti e indietro decine di volte. Per il manto erboso di uno stadio, inevitabilmente, serve molto più tempo.

Cambi continui. L'altra novità epocale proposta da De Laurentiis, poi, riguarderebbe il sistema dei cambi. Anche qui, modello pallacanestro: via alle tre (o quattro) sostituzioni, con la possibilità di effettuarne lungo tutto l'arco della partita. Novità che saranno proposte anche in sede ufficiale? Difficile a dirsi, di certo il calcio immaginato da De Laurentiis è a dir poco rivoluzionario. E non è chiaro se siamo pronti, o se lo saremo mai, a una rivoluzione così epocale.


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