Milan, senza Ibra si riparte dai pilastri Hernandez e Bennacer. Aspettando Donnarumma
Per un Ibra che va c’è un Milan che resta - sottolinea La Gazzetta dello Sport - e l’ossatura è piuttosto robusta: poggia su un centrale che dirige la difesa con la fascia da capitano, Romagnoli, su un terzino che ha un sinistro da attaccante, Hernandez, e su un regista finalmente all’altezza della tradizione come Bennacer. Dai magnifici tre, e dal talento di Rafael Leao, la proprietà ripartirà anche nella prossima stagione, in attesa di definire il futuro di Donnarumma e di individuare il successore di Zlatan.
I pilastri - Bennacer e Theo sono blindati da un contratto fino al 2024. Stesso stipendio, un milione e mezzo che farà da modello per i prossimi acquisti, e stesso successo in campo: a entrambi sono bastati pochi mesi per svestire i panni della scommessa e indossare quelli dell’insostituibile. L’operazione ovviamente è stata un affare anche dal punto di vista economico, visto che l’algerino e il francese sono stati ingaggiati a prezzi “contenuti” (36 milioni in due) e che oggi il loro cartellino vale almeno il doppio, ma nei piani del club c’è solo l’intenzione di costruire il Milan di domani attorno a loro. E di puntellare una difesa che rischia di perdere Donnarumma sulla solidità di Romagnoli, il cui contratto in scadenza nel 2022 andrà discusso presto per non ritrovarsi in situazioni “alla Gigio”.