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Milan indisciplinato, Capello: "Inaccettabile. Giocatori non possono fare ciò che vogliono"

di Raimondo De Magistris

La società Milan vuole dare una stretta agli episodi di indisciplina che hanno caratterizzato questo inizio di stagione della squadra rossonera. Se dopo l'episodio del cooling break a cui Theo Hernandez e Rafael Leao non presero in occasione di Lazio-Milan la società decise subito di scagionare i due calciatori, adesso la linea è ben diversa. Dopo i due penalty falliti contro la Fiorentina Paulo Fonseca s'è lamentato dinanzi alle telecamere del comportamento di Theo Hernandez e Tammy Abraham: "Sono incazzato, il rigorista è Pulisic. Non deve succedere mai più". Sulla stessa lunghezza d'onda la società, che è dalla parte dell'allenatore e vuole adottare la linea dura.

Sui rigori calciati da chi non doveva calciarli s'è espresso Fabio Capello. Questo il suo pensiero: "Ciò che è accaduto è semplicemente inaccettabile. Quando si prepara una partita, si fanno e su comunicano scelte ben precise. Vale per i corner, le punizioni e naturalmente i rigori", ha detto alla 'Gazzetta dello Sport'.

E ancora in un altro passaggio: "Non deve esistere mai che i calciatori facciano quello che vogliono. Poi però vedi il capitano della squadra, colui che dovrebbe portare sul campo il dettame dell'allenatore, prendere il pallone e decidere praticamente in autonomia che il primo rigore lo calcia lui. Non va bene…"


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