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Milan-Atletico Madrid 1-2, le pagelle: Diaz e Leao su, Kessié giù. Griezmann si vede solo sul gol

di Ivan Cardia

MILAN-ATLETICO MADRID 1-2
(20' Leao; 84' Griezmann, 90'+5 Suarez)

MILAN - A cura di Ivan Cardia

MILAN-ATLETICO MADRID 1-2
(20' Leao; 84' Griezmann, 90'+5 Suarez)

Maignan 6,5 - Sembra incredibile, ma per quasi tutta la partita, contro una squadra che gioca in superiorità numerica per un'ora, non ha praticamente nulla da fare fino al forcing finale. Poi son dolori, ma senza responsabilità.

Calabria 6,5 - Presto costretto a compiti quasi esclusivamente difensivi, su Suarez fa quel che può e non sempre ci arriva. Da premiare l'impegno, e pure la personalità.

Tomori 7 - In corsa per il premio di miglior innesto dell'ultimo decennio dalle parti di Milanello. Sulle palle alte non c'è partita, su eventuali buchi piomba come un falco. Replica la gara quasi perfetta di Anfield, stavolta senza nemmeno mezza sbavatura: gli avanti dell'Atletico non dormiranno stanotte per paura di ritrovarselo pure negli incubi.

Romagnoli 6,5 - Fatelo voi, il capitano chiamato in causa quando il vero leader della difesa non può. Mica facile gestirla, eppure gioca ancora una volta una gran partita. Ritrovato ad alti livelli, è come se un nuovo acquisto. Paradossale che non ci sia una trattativa per il rinnovo. Alla fine, Griezmann gli appare alle spalle.

Theo Hernandez 6 - Serata speciale, contro la squadra che l'ha cresciuto e non ci ha creduto. Tiene a freno il turbo, nel finale qualche ambasce come tutto il Milan.

Bennacer 7 - Resta deluso chi si aspettava Tonali: il titolare di Champions, evidentemente, è lui. Difficile dare torto a Pioli: l'algerino, costretto al divorzio anticipato dal partner qui sotto, detta le regole del gioco e del ritmo: amministra e ringhia, tra i migliori. (Dall'81' Florenzi 5 - Come ad Anfield, una leggerezza difensiva che costa cara).

Kessié 4 - Parte benissimo, forse per la prima volta in stagione, poi rende tutto più difficile. Lascia i suoi in dieci con due terzi di partita da giocare: la decisione di Cakir è severa, un giocatore già ammonito non può entrare così. Questione di esperienza.

Saelemaekers 6,5 - Alla voce sottovalutato, ci sono il suo nome e il suo volto. Non a caso, il Milan inizia a sbandare quando esce. (Dall'81' Kalulu 5 - Il mani galeotto gli resterà sulla coscienza. Deve crescere, come tutto il Milan).

Diaz 7,5 - Ha detto di non sentirsi un leader. Mah, sarà. Per qualità e giocate, lo è. A livello di personalità, pure. Inventa il vantaggio e Rebic lo spreca, così gli tocca ripetere per Leao che insacca. Forse è il caso di smettere di parlare dell'eredità di Calhanoglu. (Dal 57' Ballo-Touré 5,5 - Ha l'attenuante dell'età, ma è un altro mondo rispetto al Diez).

Leao 7,5 - Una fiocinata col destro a sbloccare la gara, una magia sulla traversa per sognare il raddoppio. Su quella rovesciata lì, sarebbe venuto giù San Siro. In serata buona non lo ferma nessuno: sta quasi diventando un'abitudine. (Dal 57' Giroud 4,5 - Pioli gli chiede di tenere in qualche modo alta una squadra che ha abbassato fin troppo il suo baricentro. Non ci va neanche vicino. Deve entrare in condizione, ma in queste serate la sua esperienza dovrebbe fare la differenza).

Rebic 5,5 - Si divora la prima palla gol del match: bravo Oblak, ma si poteva fare di più. Poi suggerisce la sostituzione a Pioli nel momento di necessità, mettendo le mani addosso all'arbitro dopo l'espulsione di Kessié. (Dal 35' Tonali 7 - Lontani i tempi dell'incognita venuta da Brescia. Entra a freddo e il motore va subito ai giri giusti, nel finale è in riserva accesa).

Pioli 6 - Se infortuni ed episodi gli remano contro, ha poco di cui rammaricarsi. Spreme le energie della squadra finché può, la panchina corta non lo aiuta. Essere arrivati a dieci minuti dalla vittoria con l'Atletico è comunque una nota di merito. Forse si poteva lasciare Leao in campo un altro po', ma da uno come Giroud è lecito aspettarsi ben altro impatto.

ATLETICO MADRID - A cura di Pierpaolo Matrone

Oblak 5,5 - Non può nulla sul gol di Leao, un siluro da distanza anche abbastanza ravvicinata. Secondo tempo da spettatore.

Trippier 5,5 - Quando Leao e Brahim Diaz combinano dal suo lato le sue difficoltà sono evidenti. Sarebbe il terzino di spinta, eppure non va quasi mai in appoggio là davanti. Dal 40' Joao Felix 5,5 - Gioca più di un tempo e quella magia che un tempo sprizzava anche solo dal modo di toccare palla non c'è più.

Gimenez 6 - Un paio di belle chiusure in scivolata nel primo tempo, mentre nella ripresa potrebbe anche uscire dal campo visto che il Milan non attacca quasi mai.

Felipe 6 - Senso della posizione e solidità nei contrasti. Bravo anche a tenere nelle (poche) ripartenze degli avversari.

Hermoso 6 - Resta in posizione, occupa la zona e prova a tenere solo la fase difensiva, senza andare in avanti. Ma non sempre chiude con decisione. Dal 46' Renan Lodi 6,5 - Diventa presto un fattore sulla sinistra, la fascia più scoperta del Milan. Scappa via a Florenzi nel finale e regala a Griezmann l'assist per il temporaneo 1-1.

Marcos Llorente 6,5 - Il migliore dei suoi. Accompagna in attacco e toglie le castagne dal fuoco dietro più di una volta. E' un centrocampista, ma gioca perfettamente da esterno. Giocatore completo.

Koke 5 - Si fa saltare da Brahim Diaz in occasione dell'1-0. Rientrato da poco, non è in condizione e finisce per farsi dominare dal centrocampo rossonero. Dal 62' Griezmann 6,5 - Gioca mezzora, non si vede praticamente mai, se non al momento del gol, nell'unica occasione buona che ha: un sinistro micidiale che non dà scampo a Maignan.

Kondogbia 6 - Fa filtro davanti alla difesa e va anche box-to-box quando può, arrivando alla conclusione. Sufficiente la sua prova. Dal 64' Lemar 6,5 - Un paio di buoni tentativi, poi ha il merito e la fortuna di conquistare il calcio di rigore che vale il sorpasso.

Carrasco 5 - Nessun guizzo, nessuna iniziativa, nessuna giocata che resta negli occhi e nella mente. Non apporta nulla alla manovra dell'Atletico. Dal 46' de Paul 6 - E' di fatto l'unico centrocampista di ruolo nel finale ed è costretto a correre molto. Esegue, senza battere ciglio.

Correa 5 - Si stacca dalla marcatura di Leao e quest'ultimo sigla la rete del vantaggio. Impalpabile negli ultimi trenta metri, sia per quanto riguarda i ricami che le conclusione, tutto troppo debole.

Suarez 6 - Da sei anni gli mancava il gol in trasferta in Champions League e stasera lo sfiora due volte, sprecando buone occasioni sia nel primo che nel secondo tempo. Poi nel finale l'agognata rete la trova da calcio di rigore.

All. Diego Pablo Simeone 5,5 - Un centrale a fare il terzino, un mediano a fare l'esterno alto e nessun pressing sulla prima costruzione del Milan. L'Atletico Madrid inizia con un atteggiamento difensivo, poi cambia dopo l'espulsione di Kessié e passa al 4-3-3, ad un certo punto con due attaccanti in mediana. Le prova tutte e alla fine abbatte il muro rossonero, ribaltando gli avversari, ma la prestazione non vale assolutamente i tre punti conquistati: all'Atletico servono più idee là davanti.


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