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Maximilian Ibrahimovic: "Non ci sono molti club che possono reggere il confronto col Milan"

di Tommaso Bonan

"Quando ho iniziato a giocare a calcio? Piuttosto tardi, avevo nove anni. Dopo Parigi, sono passato all'academy del Manchester United. Dopo ci siamo trasferiti a Los Angeles. Poi mi sono trasferito in Svezia all'Hammarby. E infine mi sono trasferito in Italia per giocare con il Milan". Parole di Maximilian Ibrahimovic, figlio di Zlatan, che ad inizio ottobre è stato convocato per la prima volta dalla Svezia U18 dopo l'ottimo avvio di stagione in rossonero con la Primavera, dove ha segnato 4 gol in 7 partite giocando da attaccante esterno a sinistra.

Nei giorni scorsi, lo stesso Maximilian Ibrahimovic ha concesso una lunga intervista a Sportbladet. Ecco alcune dichiarazioni tradotte e riportate da milannews.it: "Ho bei ricordi dappertutto, ma è al Milan dove mi sono sentito meglio. Giocare per il Milan è davvero speciale. È uno dei club più grandi di tutti i tempi, non ci sono molti altri club che possono reggere il confronto".

Vuoi diventare il nuovo Leao?
"Voglio essere me stesso. Ma se dovessi riuscire a fare tanto di quello che fa Leao sarei sicuramente felice. Quando lo vedo rimango davvero senza parole, è veramente speciale (Maximilian usa la parola “star-struck”, nel gergo si usa per esprimere grande ammirazione e rispetto nei confronti di un personaggio famoso, ndr)".

Vi conoscete?
“Non, non lo conosco personalmente ma ci siamo allenati insieme qualche volta in prima squadra. Com’è allenarsi con i grandi? Anche questo è speciale. La prima volta mi sono sentito come un bambino in un negozio di caramelle. Ora ci ho fatto un po’ l’abitudine, vedo gli altri giocatori in un’ottica di competizione".


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