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Marotta: "Scommesse? C'è chi fa troppo poco per acculturare i nostri giovani"

di Alessio Del Lungo

"Sono molto dispiaciuto di quel che sta succedendo. Ma la classe dirigenziale, le società e le istituzioni fanno troppo poco per acculturare i nostri giovani, che sono i calciatori del domani". Per Giuseppe Marotta la responsabilità se i giocatori scommettono non è solo loro e lo spiega a La Gazzetta dello Sport: "Non è ammissibile che ancora oggi si debba convivere con un fenomeno del genere".

All'amministratore delegato dell'Inter viene chiesto anche quali sono le maggiori differenze che nota rispetto allo scandalo degli anni '80: "I social, che mettono i ragazzi più facilmente in contatto con realtà di ogni genere. Ma c’è anche un minimo comune denominatore: i giocatori hanno tanto tempo libero a disposizione, tempo che impiegano male".


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