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Lecce, Falco, Petriccione e Farias: dalla qualità non si può prescindere

di Dennis Magrì

Un messaggio arrivato nel secondo tempo della sfida contro il Genoa e che è risultato ancora più lampante sabato pomeriggio allo stadio "Rigamonti" di Brescia: questo Lecce non può rinunciare alla qualità. Soprattutto per l'idea di calcio del proprio allenatore. Una settimana fa, contro i liguri, Falco e Farias entrarono in campo nel corso del secondo tempo e cambiarono il volto a una squadra apparsa priva di idee negli ultimi trenta metri. E il numero dieci, in quell'occasione, oltre a un gol meraviglioso firmò anche l'assist per il gol di Tabanelli.

Non si discosta di molto quanto visto a Brescia. Ancora una volta Liverani ha preferito iniziare, forse anche a causa delle condizioni precarie dei due fantasisti, con due prime punte nel suo 4-3-1-2: Lapadula e La Mantia (contro il Genoa furono Babacar e La Mantia). L'esito è stato di un solo tiro in porta nella prima frazione di gioco. E se si considera in più l'assenza di un metronomo come Petriccione - cresciuto tantissimo dall'inizio della stagione e diventato imprescindibile nella manovra giallorossa - ecco che il tutto è completo.

Gennaio, a tal proposito, sarà un mese importante. Il mercato aiuterà probabilmente Liverani, che come nelle precedenti sessioni di trattative lavorerà in sinergia con il direttore sportivo Mauro Meluso. In primis per aggiungere qualche tassello di esperienza a un gruppo ricco ancora di calciatori che lo scorso anno hanno dominato in Serie B. Ma la classifica attuale fa ben sperare, nonostante un rendimento altalenante il Lecce è comunque vivo e al momento salvo. Ma guai a rinunciare alla qualità.


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Mercoledì 08 Maggio 2024