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Le pagelle della Roma - Hermoso e Mancini, errori che pesano. Dovbyk giganteggia

di Alessio Del Lungo

Risultato finale: Roma - Athletic Club 1-1

Svilar 6 - Qualche uscita, qualche pallone da gestire con i piedi e una comoda parata su un tiro centrale. Sul gol non può niente.

Mancini 5,5 - Molto bravo in impostazione, sempre attento nelle chiusure e nelle marcature preventive. Insolitamente poco falloso e poco nervoso, all'86' si perde Aitor Paredes in area e lo spagnolo firma il gol che condanna i giallorossi al pareggio. L'errore è troppo pesante.

Ndicka 6,5 - Incolpevole sulla rete ospite, è semplicemente insuperabile e fornisce un'altra prova da leader. Si trova due volte a dover chiudere su Nico Williams e lo fa con estrema facilità. Serve aggiungere altro?

Hermoso 5,5 - Non impeccabile in avvio, quando si fa superare due volte da lanci in profondità. La sua esperienza dovrebbe pesare soprattutto in situazioni come quella del pareggio e invece Nunez gli salta in testa, facendo da torre per Paredes. Come per Mancini, la disattenzione condiziona il suo voto.

Celik 6 - Diligente e astuto, fa il compitino, ma sbaglia poco e, per una volta, basta e avanza. Dal 71' Abdulhamid 6 - Ovazione per lui al suo ingresso, fa un po' di confusione, ma tutto sommato si guadagna la sufficienza.

Kone 6,5 - Chi si chiedeva se fosse in grado di giocare ad alti livelli in Europa oggi si è dato una risposta. Di gran lunga di un'altra categoria per larghi tratti della gara, recupera palloni preziosi, ma deve limitare alcuni (pochi) errori in impostazione che potevano costare cari. Dall'81' Paredes sv

Cristante 6 - Forse il meno positivo della serata, spesso impreciso, ma è un "equilibratore" fondamentale e Juric, come De Rossi e Mourinho, non può farne a meno.

Angelino 6 - Prezioso, come sempre, quando c'è da uscire palla a terra dal basso, pennella alla perfezione il cross per il colpo di testa di Dovbyk, che sblocca la gara, ma in occasione del pari ospite condivide con Hermoso le responsabilità della marcatura su Nunez, che sovrasta entrambi.

Dybala 6,5 - Ha la calamita, tutte le azioni offensive della Roma passano da lui. Dà sempre la sensazione di pericolosità, sbaglia un tiro non da lui, poi però si inventa un tunnel e avvia l'azione dell'1-0. Accende la luce quando vuole. (Dal 46' Soule 6 - Sfrutta la scivolata di un avversario e si presenta subito a tu per tu con il portiere avversario, ma non riesce a batterlo. Poi poco altro, ma resta comunque dentro alla partita fino alla fine.

Baldanzi 6 - Dopo il gol all'Udinese era uno dei più attesi e non fallisce l'appuntamento con il palcoscenico dell'Europa League. Sempre pimpante e molto bravo nella gestione dei palloni in fase offensiva, si sacrifica e si applica in quella difensiva. Entra anche nell'azione del gol di Dovbyk. Dal 63' Pisilli 6 - Contributo importante in entrambe le fasi. La sua vivacità dà un po' di respiro alla Roma.

Dovbyk 7 - Il centravanti ucraino fa parlare il campo: terzo gol consecutivo nelle ultime 3 partite. Fisicamente è dominante, un gigante in grado di fare reparto da solo e tenere in apprensione entrambi i centrali dell'Athletic. D'accordo, non sarà tecnicamente eccelso, soprattutto nello stretto, ma il movimento e il colpo di testa in occasione del gol sono da manuale del centravanti. Sempre più intoccabile, sempre più decisivo. Dall'81' Shomurodov sv

Ivan Juric 6 - Mezzo voto in meno solo per il risultato, perché alla fine è quello che conta. La sua Roma subisce pochissimo e, dopo un primo tempo brillante, sembra controllare e saper soffrire. Il colpo di testa di Paredes scombussola i suoi piani, ma la strada tracciata è quella giusta.


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