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Le grandi trattative del Parma - 2010, Giovinco in comproprietà con la Juve

di Niccolò Pasta

E’ l’estate del 2010. Gli italiani si stanno leccando ancora le ferite dopo il tremendo mondiale Sudafricano, che ha regalato alla Spagna il suo primo titolo e ha consegnato alla formazione di Lippi un umiliante uscita ai gironi. La parola rifondazione regna sovrana, i giovani sono sotto esame, dovranno essere loro a prendere per mano la Nazionale in vista dei prossimi Europei in Polonia ed Ucraina. E uno di questi giovani, Sebastian Giovinco, è tra i protagonisti della sessione di mercato. La formica atomica, tornato alla Juventus nel 2008 dopo l’ottima annata in prestito ad Empoli, non è riuscito ad imporsi in una Juve completamente in costruzione, ancora lontana parente di quella che fu prima di Calciopoli e della Serie B. Dopo una stagione negativa sotto la gestione Ferrara-Zaccheroni, la Juventus decide di ripartire da Gigi Delneri, artefice del miracolo Sampdoria. Con l’arrivo dell’ex tecnico del Chievo però, iniziano gli attriti fra Sebastian e il mondo Juve: Delneri è un pragmatico, punta tutto sul 4-4-2, un modulo che non riesce ad esaltare le doti di Giovinco. Dal canto suo Giovinco prova anche a mettersi in discussione, ma Delneri non sembra proprio vederlo: “Io mi adatto a tutto ma se Delneri chiede agli esterni di essere i quinti di difesa, allora quello non è il mio mestiere”, dirà Giovinco, che pochi giorni dopo chiederà alla Juventus di essere ceduto.

Si scatena un’asta decisamente importante: Giovinco ha grandi colpi, e in una medio-piccola potrebbe finalmente esplodere e permettere il salto di qualità. C’è una piazza più delle altre che sembra vicina a concludere, il Bari di Ventura, una squadra propositiva e costruita per un gioco d’attacco, in cui Giovinco potrebbe diventare determinante. Il tira e molla dura a lungo, non c’è l’accordo sulla formula e la Juventus si tira indietro. Si apre uno spiraglio, un pertugio chiamato Parma, piazza che in passato aveva ospitato grandissimi campioni e in cui Sebastian potrebbe gestire al massimo la pressione (minima), uno dei più grossi problemi nella prima avventura juventina. Dopo qualche settimana di trattativa, il 5 agosto il Parma annuncia l’acquisto dell’allora 23enne. Alla Juventus un milione per il prestito, a cui se ne aggiungono altri tre per il diritto di riscatto della metà del cartellino. Giovinco rimarrà a Parma per due stagioni, prima di essere richiamato alla casa madre da Antonio Conte nel 2012, con un esborso di ben 12 milioni. Al Parma la Formica Atomica vivrà i suoi anni migliori sotto il punto di vista del rendimento, con ventitré reti in settanta partite e con una presenza fissa nella Nazionale di Cesare Prandelli.

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