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Lazzari rimandato allo scontro con il possibile futuro. E con Ola Aina

di Marco Conterio

Il peso del futuro, possibile e probabile, visto che Walter Mazzarri lo ha da tempo indicato come uno degli uomini ideali per il suo 3-5-2 granata, all'andata non l'ha sentito. La sconfitta, è vero, col gol di N'Koulou a decidere la gara d'inizio settembre, non ne minò i giudizi finali: Lazzari era galvanizzato dalla chiamata azzurra, figura pure nei convocati da Mancini per il suo stage. Il peso del possibile futuro, stavolta, però, si è fatto sentire. O almeno quello del fisico e della rapidità nello stretto di Temitayo Olufisayo Olaoluwa "Ola" Aina, inglese naturalizzato nigeriano, del Chelsea e che i granata hanno già deciso di riscattare. Lazzari ci ha provato, il cuore non è mai stato in discussione. Le doti neppure. Ha puntato l'uomo, ha crossato, ha provato pure a tirare sebbene non sia tra le sue armi migliori. Solo che uno come lui, rapido e sgusciante, soffre tanto e sin troppo quelli che nei tre passi sono brucianti ed esplosivi. Ola Aina gli si è spesso frapposto, venendo saltato una sola volta. Una partita non fa primavera e non sarà certo l'esame unico per la carriera che verrà per Lazzari. Magari la prossima. Magari in granata.


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