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Lazio seconda dopo un derby a tensione alta. E i giocatori rispondono alle provocazioni di Mourinho

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato all’Olimpico

Più di così era difficile da chiedere. Vittoria nel derby, primato cittadino, secondo posto in classifica con scatto siulla Champions e risposta alle provocazioni - a detta dei giocatori - della Roma. Insomma, una domenica da incorniciare per la Lazio di Sarri, che arrivano alla sosta dietro al Napoli con 5 punti di vantaggio sulla quinta, la Roma.

Far west

È stato un derby molto acceso (per usare un eufemismo), sia durante i 90’ che dopo il triplice fischio. Quando saltano i nervi si accende un parapiglia in mezzo al campo che costa l’espulsione a Marusic e Cristante. Nel post gara, nella pancia dell’Olimpico, altri momenti di tensione che vedono protagonisti anche Mourinho e il presidente Lotito. Luis Alberto, non proprio diplomaticamente, riassume tutto così: “Che cosa è successo nel tunnel? Il problema è che quando si parla prima di una partita e poi si perde bisogna stare zitti, loro hanno parlato troppo come fanno sempre. Non hanno giocato un derby, sono venuti solo a parlare e provocare. Siamo stati abbastanza bravi noi”. A togliersi i sassolini dalla scarpa è anche Romagnoli, che risponde a tono allo sfottò di Mourinho di giovedì. “La Lazio non avrà una terza competizione da giocare adesso, no? E' così, purtroppo”, aveva detto lo Special One. Parole che hanno caricato alla vigilia la Lazio e Romagnoli infatti non perde occasione per rievocarle. “Non ci sarà un terzo derby per la Roma se non sbaglio giusto?”. Chissà cosa accadrà al prossimo round.
 


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