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Lazio, Sarri risponde a Nedved sul campo: 7 italiani dal 1' contro 2 dell’Udinese

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato all’Olimpico

L’ItaLazio non va oltre lo 0-0 contro l’Udinese. Davanti ai 45 mila dell’Olimpico, i biancocelesti-azzurri, visti i 7 italiani in campo dall’inizio, si fermano dopo 4 vittorie consecutive in Serie A, ma mantengono per la 4 gara di fila di nuovo la porta inviolata: adesso quella di Sarri è la miglior difesa del campionato con solo 5 reti subite (seconda l’Atalanta a 6).

La Lazio ha salutato l’Olimpico tra gli applausi convinti di tutti i tifosi, soddisfatti come giovedì della prestazione della squadra più italiana delle top del campionato. Ieri nella formazione titolare c’erano 7 italiani: Provedel tra i pali, 3/4 della difesa con Lazzari, Casale e Romagnoli, poi Cataldi in mezzo al campo e Zaccagni con Immobile, uscito per infortunio alla mezzora, in attacco. Di contro, nella metà campo opposta, al fischio d’inizio ce n’era sono due: Udogie e il portiere Silvestri. Insomma, ieri all’Olimpico c’è stato uno scontro tra due società con filosofie opposte: da una parte la Lazio che, soprattutto spinta da Sarri, ha deciso di investire e puntare sugli italiani, mentre l’Udinese da anni ormai pesca dall’estero (spesso con ottimi risultati).

Chissà se Sarri nello scegliere la formazione abbia ascoltato ieri le parole di Nedved, che parlando delle difficoltà della Juventus (a meno -5 punti dalla Lazio) ha sottolineato la mancanza di uno zoccolo duro italiano: “Quando c'era un nucleo idi giocatori italiani molto forti era tutto molto più semplice, ora ce ne sono 1-2”. Un’ossatura azzurra che invece è presente nella Lazio, cresciuta esponenzialmente a livello di carattere, atteggiamento. “Adesso la squadra ha un’anima”, aveva sentenziato giovedì Sarri. Un’anima tutta italiana, come nessun altro nelle zone nobili della classifica ha.


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Venerdì 17 Maggio 2024