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Lazio, nuovo allegato nel ricorso contro il Torino. Vaccarella: "Provvedimento Asl abnorme"

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall'inviato a Roma

Mentre la Lazio si prepara alla sfida col Benevento, l'ostacolo che separa i biancocelesti dal pokerissimo di vittorie, la società continua a lavorare sui due ricorsi presentati nei giorni scorsi. Il primo consegnato martedì all'ora di pranzo alla Caf, la Corte d'appello federale, presieduta dal giudice Mario Luigi Torsello: lì per il 30 aprile è fissata l'udienza del secondo appello per il processo tamponi, con l'accusa (procura federale) intenzionata a chiedere un inasprimento delle pene e la difesa (la Lazio) che invece si reputa sanzionata in maniera eccessiva. L'altro ricorso è stato depositato ieri sera al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni e riguarda la partita fantasma del 2 marzo tra Lazio e Torino.

Proprio su questo secondo fronte, c'è da registrare una piccola novità. Perché la Lazio nella propria memoria difensiva ha inserito in allegato il parere di Romano Vaccarella, in passato giudice della Corte costituzionale. Secondo quanto scrive La Repubblica, per il noto esperto di diritto processuale il provvedimento della Asl di Torino - che faceva partire la quarantena dal 24 febbraio e non dal 23, considerato il giorno zero - è "abnorme". E il giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea, avrebbe dovuto disapplicarlo. Dello stesso parare è il giudice Piero Sandulli, presidente della Corte d’appello sportiva: "Le mie motivazioni sono state da cittadino: se siamo in piena pandemia, non posso il giorno del contagio rimanere in giro e il giorno dopo stare a casa. E’ una preoccupazione da cittadino, un contagiato non può avere un ‘giorno 0'. Un giudice sportivo - ha aggiunto Sandulli a Radiosei - non può occuparsi di provvedimenti come quelli di un’autorità sanitaria. Come affermato dal professor Vaccarella, confermo che il provvedimento della Asl è abnorme, ma resta il problema giuridico sottolineato prima".


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