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Lazio, alla scoperta di Mandas: il greco che ha esordito al posto di Provedel nel derby

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato a Roma

La giovane età non lo spaventa. Né frena chi crede in lui. Christos Mandas era già stato il più giovane esordiente della Super League greca e della Coppa di Grecia a 16 anni, 7 mesi e 18 giorni. Mercoledì ha messo in bacheca un altro dato di precocità: il portiere classe 2001, alto 189 centimetri, è diventato tra i portieri più giovani a esordire sia con la Lazio che in un derby. È un raro caso di un doppio debutto, in una gara così cruciale, resa ancora più emotiva dal fatto che in palio c’era una qualificazione in semifinale. La Lazio, Sarri e lo staff dei portieri però non hanno avuto dubbi. Provedel è fuori per influenza? Gioca Mandas, arrivato dall’OFI Crea per 800 mila euro per fare il terzo portiere ma diventato, a suon di ottimi allenamenti, il secondo ai danni di Sepe.

Emblematiche le parole di Sarri in conferenza: “Ci ha dato delle grandi indicazioni in allenamento. Poi essendo nostro e non in prestito, c’era la necessità di vederlo all’opera in una partita vera. All’inizio era teso, dopo mi sembra sia andato molto bene e ci abbia confermato le buone sensazioni”.
Ha giocato con le tutte le nazionali giovanili della Grecia, compresa l’U21. Poi, in estate ha giocato al Franchi contro la Fiorentina in amichevole, e più di qualche scout ha aperto gli occhi. La Lazio è stata più lesta di tutte, anticipando gli stessi viola e il Napoli.

”Sono venuto a Roma come riserva. Il giorno dopo una sconfitta a Tripoli per 3-0, squilla il telefono e mi dicono che c'è la possibilità di andare a Roma. Non ci credevo. Mi stavo allenando - ricorda Mandas - salgo nello spogliatoio e tutti mi fanno i complimenti. Ho detto 'ma cosa dite? Sarri e i preparatori mi hanno voluto subito”. E ne sono rimasti impressionati. Se ne parlava un gran bene nei mesi scorsi a Formello, una prima conferma è arrivata nel derby. Certo, una sola prestazione non basta per dare un giudizio completo, soprattutto perché la Roma il primo tiro in porta lo ha eseguito all’87’. Mandas però si è fatto trovare pronto, anche sulla sua ribattuta anticipando Pellegrini. Però una cosa la si può affermare: a livello mentale e psicologico, l’esame l’ha superato.


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