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La Roma potrebbe aver risolto il problema della porta: dal 2015 non partiva così imbattuta

di Ivan Cardia

Rui Patricio subito protagonista. Decisivo nella vittoria della Roma col Sassuolo. Tre rondini non fanno primavera, tanto più che ci avviamo verso l'autunno, ma la sensazione è che la squadra giallorossa, partita alla grande in questo campionato, possa aver iniziato a risolvere uno dei principali problemi delle ultime stagioni. Del resto, i gol subiti nelle prime tre partite sono soltanto due: era dalla stagione 2015-2016 che i capitolini non iniziavano l'annata con una difesa così poco battuta. In porta c'era Szczesny, oggi nell'occhio del ciclone per qualche papera di troppo, ma del cui valore assoluto non si può certo dubitare. Dopo il polacco e il breve regno di Alisson (una stagione da titolare), tra i pali della Maggica non si sono sempre dormiti sonni tranquilli.

Basta intuizioni, si va sul semplice. Del resto, i successori del brasiliano sono stati scommesse, seppure di alto livello. Robin Olsen e Pau Lopez: portieri in rampa di lancio, sulla carta, che non sono costati pochissimo (soprattutto lo spagnolo) e nel complesso non hanno reso quanto ci si aspettava. L'ultima stagione, con l'alternanza tra l'iberico e Antonio Mirante, ha certificato il fatto che fosse giunta l'ora di cambiare rotta. Detto fatto: con Mourinho è arrivato Rui Patricio. Uno con un passato, più che un futuro, tra le altre cose da campione d'Europa. Pur con qualche incertezza nelle prime uscite, il lusitano, classe '88, è salito in cattedra nella sfida vinta sui neroverdi e promette di dare ai tifosi dell'Olimpico giallorosso quel che non hanno avuto in tempi di recenti: tranquillità.


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