.

La nuova vita di un nuovo Joao Mario

di Marco Conterio
Fonte: dal nostro inviato all'Allianz Stadium di Torino

Scaricato e presto dimenticato dall'Inter, Joao Mario si è ritrovato in Russia. Alla Lokomotiv Mosca, che non sarà il più luminoso e prestigioso dei lidi, ma che è comunque vagone solido su cui salire se devi lucidare una carriera che s'è opacizzata. E' la storia sua, di Corluka, di Howedes, di giocatori che al momento del grande salto hanno toccato la pedana e steccato l'occasione, sbagliato il triplo decisivo, buttato giù l'asticella al momento del salto da medaglia. Così Joao Mario, straordinario all'Europeo, bello di una notte, lucente allo Sporting Lisbona, ha deciso di prendere la via della Russia. Perché all'Inter e in Inghilterra, sponda West Ham, è stato una promessa mancata, ieri in conferenza stampa ha avuto modo di elogiarlo anche Maurizio Sarri. Lo ha fatto anche il suo nuovo mentore, Yuri Semin, che da falso esterno, da mezzo trequartista, gli ha dipinto un ruolo che è fatto di spazi e movimento, più che di numeri e di una dimensione precisa. All'ultima in Premier Liha ha segnato il suo primo gol, il 2-0 contro l'Akhmat. Ieri sera, contro la Juventus, ha saltato gli uomini, ha propiziato il gol dell'1-0 e deliziato i palati magari non sopraffini ed esigenti ma sicuramente meravigliati dei tifosi della locomotiva. La nuova vita di Joao Mario ricomincia da Mosca.


Altre notizie