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L'eventuale Scudetto influirà, in un modo o nell'altro. Ibra, il futuro al Milan resta da scrivere

di Simone Bernabei

Il 30 giugno 2022 è sempre più vicino. E Zlatan Ibrahimovic, pur senza ammetterlo a chiare lettere, sta iniziando a convivere, ragionare almeno, sulla possibilità di dire basta. Il suo contratto col Milan scadrà in estate e la società rossonera, consapevole del peso specifico di Ibra sulla crescita della squadra negli ultimi due anni, gli ha di fatto lasciato carta bianca. Deciderà lui, in sostanza, se rinnovare ancora un anno o smettere. E il dubbio viene, non fosse altro che per la carta d'identità che durante il prossimo torneo direbbe 41 anni.

La decisione non è ancora stata presa. E lo Scudetto potrebbe influire
Aveva parlato chiaramente il giorno del suo ritorno al Milan: "Fossi arrivato prima avremmo lottato per lo Scudetto. Sono qua per quello". Detto, fatto. Ibra con i gol e soprattutto con la debordante personalità ha aiutato il Milan tutto a crescere e a fare l'ultimo step. Quello che gli ha permesso di essere in testa e col proprio destino in mano a 180' dal termine. Ed il successo finale potrebbe in qualche modo incidere sulla scelta dello svedese, col Milan che si rimetterà alle sue decisioni: chiudere l'anno con lo Scudetto infatti permetterebbe a Ibra di dire basta da vincente. Di smettere col sigillo dell'aver mantenuto la parola data. Anche se è pur vero che dall'altra parte uno come Ibra si nutre di tali risultati e da certi traguardi trae spunti e voglia di continuare. Insomma, in un senso o nell'altro il risultato finale del Milan avrà un peso nella decisione. Così come avrà un peso lo stato fisico che in questa stagione è stato spesso messo alla prova. Considerazioni e risvolti che Ibra sta considerando e che il Milan sta osservando.


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