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L'avvocato di Weah: "Ecco perché ha scelto la Juventus piuttosto che Atletico e Bayer"

di Simone Bernabei

Badou Sambagué, avvocato che cura gli interessi dell'esterno della Juventus Timothy Weah, ha parlato a TuttoJuve del suo assistito: "Sta acquisendo fiducia, è un aspetto molto importante questo. Perché quando si arriva in un nuovo paese con una nuova lingua, un nuovo campionato, un nuovo stile di gioco e nuovo allenatore, non è mai facile. È interessante quello che sta facendo".

Come è il rapporto con Allegri? Crede che lo stia gestendo nel modo giusto?
"Il rapporto con Allegri è molto interessante, è in continuità con ciò che è stato fatto con i suoi ultimi allenatori. Loro sono in grado di sfruttare al meglio il suo potenziale, anche in grado di gestirlo in modo intelligente. Quando si va in un club come la Juve e con un tecnico come Allegri, ci sono riferimenti importanti e si sente che la sua esperienza aiuterà molto Timothy. E il ragazzo ha già iniziato ad apprendere. Nel match con il Ghana è stato coinvolto in tre dei quattro gol, il mio pensiero è che il calcio italiano stia iniziando a contribuire in maniera importante al suo sviluppo personale e professionale".

Quali sono gli obiettivi di Timothy in questa stagione?
"Sono individuali e di gruppo, ma a venir prima sono questi ultimi. La strategia del club è molto coerente, ma alla Juve non c'è tempo. Il tempo è utilizzato nel modo migliore, soprattutto per i giovani giocatori come Timothy. Il suo obiettivo è di aiutare la 'Vecchia Signora' a raggiungere i migliori risultati, in particolare la qualificazione per la Champions League".

Ambisce a trovare la sua dimensione alla Juventus, o sbaglio?
"Lo ha fatto al PSG, al Celtic, a Lille. È un ragazzo che sa dove si trova esattamente oggi. A titolo personale vuole giocare il maggior numero possibile di partite, integrarsi velocemente ed essere il più performante possibile ad ogni occasione. È un ragazzo intelligente e attento: questo lo aiuterà".

Ci può raccontare come sono avvenuti i primi contatti con la Juventus?
"Al termine di un match giocato con il Rennes, in cui aveva giocato come laterale sinistro, Matteo Tognozzi - che conosco da 5/6 anni -. mi scrisse direttamente che gli era piaciuta la sua partita e che voleva rivederlo. Lo visionò diverse volte, in effetti, e successivamente mi disse che Timothy poteva essere il sostituto ideale di Cuadrado. Ci sono stati molti messaggi, quel che ho sempre apprezzato è stata la vera serietà e la parola data. La Juve, dall'inizio alla fine della trattativa, ha dimostrato grande professionalità. Il livello è stato davvero top".

Sappiamo che molti club erano su Weah la scorsa estate. Che cosa lo ha convinto a scegliere la Juventus?
"Molti club come Atletico e Leverkusen erano interessati a Timothy, ma la sua priorità è sempre stata quella di andare alla Juventus perché conosceva il club, lo seguiva e si informava a riguardo. Tanto che è stato veloce, concreto ed efficace, nessuno avrebbe potuto fargli cambiare. Ciò che lo ha convinto è stata la storia del club, oltre alla grande attrazione che ha sempre avuto sul ragazzo. Desiderava poter lavorare con uno staff come quello bianconero, composto da professionisti di prim'ordine che hanno subito creduto in lui come Matteo Tognozzi e Giovanni Manna: loro sono stati determinanti nel reclutarlo. La parola data è molto importante tra i Weah. E l'intenzione della direzione sportiva era di concludere l'affare. Questo impegno è stato un forte elemento nella sua decisione finale, anche se ambiva già a giocare nella Juventus".


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