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L'apprendistato con Gasperini, già perno con Juric: Tameze, un colpo studiato a fondo

di Marco Conterio

Adrien Tameze insegna che nelle idee e nei sistemi di gioco conta il tipo di giocatore, più che il nome altisonante. Adrien Tameze dimostra che lo studio delle caratteristiche del calciatore è basilare per non gettare soldi al vento, per non perder tempo e per regalare al proprio allenatore l'uomo giusto per il proprio schema. Gian Piero Gasperini non ha avuto tempo per inserirlo nelle proprie metodologie, anche perché aveva due titolarissimi davanti, Marten de Roon e Remo Freuler e altri capaci di adattarsi da subito alla posizione. Così Tameze all'Atalanta è stato comparsa ma l'Hellas Verona del ds Tony D'Amico, che sa bene di avere un sistema quanto meno molto simile a quello della Dea, ha fiutato l'occasione.

Il dopo Amrabat Cercare il giocatore identico a un altro è opera improba ma non sempre impossibile. Tameze e Amrabat sono calciatori diversi ma entrambi, al fianco di Miguel Veloso o chi per lui, dimostrano di formare una cerniera in mediana che funziona. Numeri, dati e heat map li accomunano sotto molti aspetti mentre sotto altri, soprattutto in impostazione e in pericolosità negli ultimi trenta, differiscono. Però il minutaggio che da subito ha avuto il giocatore arrivato senza indugi dal Nizza alla corte di Ivan Juric dimostra che la scelta è stata giusta e azzeccata. E non è frutto del caso.


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