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Juventus, in arrivo nuove sanzioni: cosa rischia con la fine dell'inchiesta sulle manovre stipendi

di Pietro Lazzerini

Il procuratore federale Giuseppe Chinè sta chiudendo l'inchiesta sulla Juventus che riguarda le "manovre stipendi" nelle stagioni del Covid e nei prossimi giorni dovrà informare i potenziali incolpati con una sorta di pre-deferimento. Questo percorso di giustizia sportiva va in una direzione chiara: la responsabilità del club e di chi lo dirigeva.

A livello di tempistiche, la volontà sarebbe quella di andare in Tribunale tra la fine di aprile e l'inizio di maggio così da concludere il percorso giudiziario entro la fine del campionato per i due gradi federali. Nello scambio di mail tra i dirigenti e i procuratori dei giocatori, al centro dell'indagine, la procura federale ha ritenuto insufficiente il livello di consapevolezza dei giocatori quindi i calciatori dovrebbero restare fuori dai deferimenti ed evitare il rischio di un mese di squalifica come veniva paventato in un primo momento. Contrariamente a rischiare insieme a club e dirigenti potrebbero essere direttamente i procuratori.

Ma cosa rischia la Juventus a tal proposito? Una multa, anzi una maxi multa se verranno calcolate le cifre inserite nelle diverse side lettere che non sono state depositate in Lega calcio o in FIGC. Oppure una multa più "uno o più punti" di penalizzazione. Mentre per i dirigenti l'inibizione potrebbe essere di "durata non inferiore ai sei mesi". E l'UEFA? Per ora ha lasciato tutto il pallino nelle mani della giustizia sportiva italiana. Solo dopo, si vedrà. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.


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