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Juventus, chi è Nicolussi Caviglia: cresciuto a Vinovo sin dai Pulcini

di Giovanni Albanese
Fonte: inviato a Torino

Qualche giorno fa, forse più che in ogni altro momento, Hans Nicolussi Caviglia ha toccato con mano che i sogni diventano realtà. Lui che ha sempre guardato con ammirazione il suo idolo Johan Cruijff e che, facendo visita all’Ajax, ne ha respirato l’aria di casa sua. Dopo un inizio di stagione straripante con la formazione Primavera, un passaggio convincente in Seconda Squadra e l’esordio in Serie A con l’Udinese, Nicolussi adesso si candida fortemente per scendere in campo ancora contro la Spal. Non per forza dal primo minuto. Anche se le assenze di Emre Can, Pjanic e Matuidi liberano tanti slot per una mezzala come lui.

Sul conto si spendono parole importanti. “Per atteggiamento, applicazione e voglia di far bene, è il nostro Cristiano Ronaldo” aveva detto senza mezzi termini il tecnico della Primavera, Francesco Baldini, qualche mese fa. Di Nicolussi, arrivato alla Juventus a 11 anni e cresciuto dai Pulcini sotto la guida di Ciccio Grabbi, impressiona da sempre la maturità e la regolare continuità nel percorso di crescita. Il suo battesimo nel calcio dei grandi è stata una sorta di festa condivisa da tutto il mondo Juve, avvolto da entusiasmo per accompagnato sul gradino più alto uno dei tanti talenti cresciuti con cura nell’ultimo decennio.

Contro la Spal potrebbe toccare di nuovo a lui: ci spera, ovviamente; ma non è l’unica cosa che lo rende felice. Hans è uno di quelli che guarda lontano, vive oggi con l’intensità necessaria per brillare domani e dopodomani ancora, in un’ascesa naturale che contraddistingue i migliori. La Juve ha costruito nelle sue officine di Vinovo uno dei talenti italiani più incredibili di prospettiva, insomma, per tecnica e soprattutto per atteggiamento. Il temperamento, i piedi saldi per terra di fronte a ogni passo in avanti compiuto fino a questo momento della sua giovane carriera, lo accompagneranno lontano.


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