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#iorestoacasa - TMW consiglia: "Zemanlandia", il documentario sul Foggia dei miracoli

di Michele Pavese

Una squadra di provincia conquista nel 1991 la promozione in Serie A praticando un calcio spettacolare, divertente e originale: è il Foggia di Zdeněk Zeman e del presidente Pasquale Casillo, che entusiasma i propri tifosi con un 4-3-3 quasi rivoluzionario e la marcatura a zona.

Mancini, Petrescu, Consagra, Matrecano, Codispoti, Barone, Picasso, Shalimov, Rambaudi, Baiano, Signori. I rossoneri sorprendono fin dalla prima giornata e alla fine della prima stagione nella massima serie chiudono al nono posto, a cinque punti dalla Roma quinta in classifica. L'anno successivo il boemo perde qualche pezzo (Signori su tutti, che passa alla Lazio) e fatica un po' di più, ma nel terzo campionato sfiora la qualificazione alla UEFA, mancando l'obiettivo proprio all'ultima giornata a causa della sconfitta interna contro il Napoli. Al termine di quel torneo, Zeman va alla Lazio e i giocatori si accasano in squadre più blasonate. Casillo, finito in carcere per guai giudiziari, è costretto a lasciare la società. Il Foggia retrocede in B e la favola finisce, ma non potrà mai essere dimenticata.


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