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Inzaghi: "Ripetersi è l'obiettivo dell'Inter. A Genova penso di averli tutti tranne De Vrij"

di Alessio Del Lungo

Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, dopo le parole di ieri ai microfoni di Sky Sport, è tornato a presentare la stagione a pochi giorni dalla sfida contro il Genoa a Sport Mediaset: "Sappiamo cosa ha rappresentato la conquista della seconda stella per noi, i tifosi e per la società. Sappiamo che dovremo essere bravi ancora di più con l'applicazione giornaliera. Ripetersi non è semplice, ma quello è il nostro grande obiettivo".

Partire bene sarà determinante come lo è stato anno scorso?
"Ci ha dato sicuramente una grande spinta, noi ci stiamo preparando per quello. Abbiamo avuto una buona preparazione, anche se quest'anno è condizionata dal fatto che avremo molte più partite, compreso un Mondiale per Club a fine stagione. Gli arrivi sono stati scaglionati per Europei e Copa America, è stata una preparazione condizionata, ma ho trovato grande apertura da parte di tutti i ragazzi".

Rivedrebbe qualcosa nella preparazione?
"Sono contento, abbiamo avuto qualche acciacco, ma cose molto lievi: a parte Stefan de Vrij penso di averli tutti per Genova. Sono soddisfatto di quello che hanno fatto, adesso c'è grande attesa per il debutto di sabato".

Tre acquisti importanti hanno arricchito la rosa. Quanto vi serviranno?
"Sono ottimi innesti, arrivati in una squadra che già funzionava molto bene. Senz'altro ci aiuteranno nelle rotazioni in una stagione con 68-69 partite più quelle con le Nazionali. Ci sarà bisogno di tutti, dovremo essere bravi io e il mio staff capire le rotazioni di volta in volta e quali giocatori avranno più bisogno di riposo rispetto agli altri".

Il vero valore della squadra sembra essere il gruppo.
"Sono ragazzi che stanno bene insieme, che lavorano quotidianamente. Mi rende orgoglioso tutto questo, quando si lavora col sorriso, che non vuol dire lavorare meno, ma lavorare meglio, è tutto più facile. La ricetta? Stare bene tra di loro, e loro stanno molto bene tra di loro".

La nuova Champions come la affronta?
"È un nuovo formato, con due partite in più nel girone. Sarà più difficile, ci sono tante squadre straniere che hanno più budget di noi, ma due anni fa abbiamo dimostrato arrivando in finale o con gli ottavi di finale dell'anno scorso di poter recitare la nostra parte".

Un commento sui rinnovi arrivati in estate?
"Sono stati importanti questi rinnovi perché il ciclo va avanti con lo stesso allenatore e lo stesso staff tecnico. Sono contento per loro perché se lo sono meritato, penso a Lautaro Martinez e Nicolò Barella che sono capitano e vicecapitano. Sono ragazzi con un forte senso di responsabilità verso il club e devono continuare a lavorare come hanno fatto in questi anni".

In cosa può ancora crescere Lautaro?
"Nei miei tre anni all'Inter ha fatto ottime stagioni. È un giocatore in continua crescita, la fascia di capitano lo ha responsabilizzato ancora di più, ma mi piace come lavora in campo e come si comporta fuori, aiuta tutti tantissimo".

Di cosa si sente più fiero della sua Inter?
"Mi sento fiero perché sto bene nel posto dove lavoro. Al di là dei titoli, a me piace stare bene dove lavoro. Sono stato tanti anni benissimo alla Lazio e ora mi sento bene in questo posto. Quando lavoro con serenità è tutto più facile".


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Venerdì 20 Settembre 2024