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Investcorp: "Inter? No comment. L'investimento su un singolo club è complesso"

di Ivan Cardia

Il futuro dell'Inter è sempre un tema d'attualità. Al momento, la famiglia Zhang, a partire da Steven, attuale presidente nerazzurro, ha negato qualsiasi apertura alle ipotesi di cessione, nonostante le indiscrezioni in tal senso. Le notizie più recenti raccontano come sia aumentato il debito degli stessi Zhang nei confronti di Oaktree, in scadenza a maggio 2024.

Investcorp: no comment. Tra i soggetti potenzialmente interessati all'acquisizione dell'Inter, anche Investcorp European Private Equity, costola europea di uno dei più antichi fondi di gestione del Medio Oriente. Intervistato da Milano Finanza, Nicola Ferraris, partner e managing director del private equity, ha però risposto così a precisa domanda sull'Inter: "No comment. L’investimento su un singolo club è complesso, perché la performance finanziaria è strettamente legata alla performance sportiva. Una qualificazione ottenuta o mancata alla Champions League comporta diversi milioni di euro di entrate in più o in meno; questo dipende sì da come si è strutturata la squadra e da come si gestisce l’azienda, ma anche da una discreta dose di fortuna.

Lo sport è un business in cui ci sono altri fattori non pienamente controllabili. Ciò detto, club storici con un brand globale e, soprattutto, in un mercato globale in crescita creano potenzialmente maggiori opportunità. Fermo restando l’alto rischio che comporta rispetto ad altri investimenti. Che lavoro si potrebbe portare avanti su un club? È un lavoro a 360 gradi che parte dalla composizione della squadra, al portafoglio calciatori e al calciomercato e arriva fino alla brand sponsorship, alla creazione di un marchio globale, alla possibilità di monetizzare la fanbase in Asia, Middle East, Sud America".


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