Inter, tra i dubbi di formazione ed il sogno Saudita

Da una parte i conti con la realtà del campo, dall’altra quelli decisamente più complicati con le necessità economiche di una proprietà che mantiene la gestione sul filo del rasoio. Una pausa sostanzialmente tranquilla per l’Inter di Inzaghi è stata accesa nei propri contenuti da una sequela di eventi che hanno messo a repentaglio la sostanziale quiete degli ultimi giorni. Si parte da lontano, dal Sudamerica e dalle condizioni fisiche di Lautaro Martinez prima e del Tucu Correa subito dopo. Situazioni da monitorare per tempistiche e stati di forma che mantengono l’incognita sulla scelta del compagno di reparto di Dzeko in vista del big match dell’Olimpico.
I veri stravolgimenti, ad ogni modo, riguardano l’aspetto economico. In ossequio alla crisi finanziaria in cui verte la proprietà nerazzurra diventa obbligatorio mantenere aperti i contatti con i possibili gruppi in grado di manifestare interesse per una realtà affascinante ma altrettanto ricca di debiti. Il fondo sovrano saudita PIF resterebbe la soluzione ideale, anche a fronte di una spesa da un miliardo di euro sotto la quale Steven Zhang non intende abbassare la propria valutazione. Contatti esplorativi ed antecedenti al closing con il Newcastle, ma che tengono viva la speranza, forse illusoria, di un cambio repentino di marcia rispetto alla recessione con la quale i Campioni d’Italia si sono trovati alle prese nell’ultimo anno abbondante. Di sicuro, qualcosa da qui a giugno, sembra destinata a cambiare sul serio.