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Inter, Lukaku: "Combatterò fino alla morte per Conte. Ora gioco come Shaquille O'Neal"

di Ivan Cardia

“Combatterò fino alla morte per lui”. Lui è Antonio Conte, a parlare è Romelu Lukaku. Il centravanti dell’Inter, raggiunto ieri dai belgi de La Tribune su RTBF, ha parlato del rapporto con il tecnico salentino: “Non sono riuscito a raggiungerlo al Chelsea, ma ho sempre pensato che, quando avessi lasciato il Manchester United, avrei giocato con lui. Mi ha detto in modo chiaro che se non avrei lavorato in allenamento non avrei giocato, e che era fondamentale giocare spalle alla porta. È importante lavorare con gente che ti dica davvero la verità”.

Il lavoro spalle alla porta gioca un ruolo fondamentale del suo gioco: “Sono migliorato grazie a un macchinario che mi manda palloni a 30-40 km all’ora. Io devo girarli verso i miei compagni: prima arrivavo sempre con un attimo di ritardo, ora anticipo di due secondi il difensore. Gioco un po’ come Shaquille O'Neal. C’è stato uno scatto a livello mentale: a 27-28 anni, o adesso o mai più. In una carriera puoi anche segnare 500 gol, ma se non vinci un titolo è inutile. Spero che questo scudetto apra un ciclo per l’


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