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Inter, Lukaku: "A 26 anni non posso dire di essere arrivato al top"

di Tommaso Maschio

Intervistato da Tiki Taka il centravanti dell’Inter Romelu Lukaku ha parlato del suo impatto con il calcio italiano e il mondo nerazzurro: “Il calcio italiano è diverso, i difensori qui sono i migliori di tutti i campionati europei, si allena molto la tattica e il fisico. Nei primi mesi ho faticato tanto, ma ho sempre guardato al futuro lavorando per fare le cose che il mister mi chiedeva. A 26 anni non posso dire di essere arrivato al top, devo lavorare sui miei punti deboli per migliorare e crescere sempre di più”.

Come si trova con Lautaro. E come è nato il vostro feeling?
“L’ho visto la prima volta in un’amichevole quando non ero ancora tesserato per l’Inter e subito ho capito che potevo trovarmi bene con lui, già pensavo come ci saremmo potuti trovare in campo. Quando sono arrivato in nerazzurro l’ho chiamato e gli ho detto che ci saremmo trovati bene assieme e gli ho detto che parlavo anche spagnolo se poteva essere d’aiuto per trovare il feeling immediato”.

Lei è simile a Vieri, hai mai visto il gol col Parma?
"Sì l'ho visto è un bel gol, uno dei più belli. Sono il tipo di gol che mi piace segnare, ne ho fatto uno simile col Sassuolo quest'anno".

Adriano era un suo idolo?
“Mi piaceva tantissimo, aveva una forza incredibile e un gran tiro. Lo prendevo sempre alla playstation perché con lui potevo segnare da metà campo”.


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