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Inter, il gruppo al completo può già annullare l'attesa e regalare sorrisi

di Alessandro Rimi

Come nel primo tempo di Barcellona, come nella prima frazione di Dortmund, come nella ripresa del derby di ritorno. L'Inter può essere quella straordinaria squadra che ha incantato i più grandi d'Europa e che ha saputo stravolgere se stessa, già travolta dal Milan in una notte pazza. Ecco, appunto, neppure Antonio Conte ha saputo estirpare totalmente la pazzia congenita dei nerazzurri, dandole però quella regolarità che non si vedeva dai tempi di Leonardo. Mourinho, proprio oggi non lo scomodiamo e nessuno ha voglia di farlo. La voglia qui è un'altra: puntare sul gruppo finalmente al completo, come fosse necessaria una pandemia per restituire al comandante di Lecce tutti i suoi effettivi a disposizione, per chiudere una stagione tutt'altro che indirizzata. In campionato il doppio verdetto con la Juventus parla chiaro: due gare, due ko. Con la Lazio l'andamento è invece solo parzialmente negativo (o positivo, cambia nulla). In A la rimonta è più complicata di quella che richiede la Coppa Italia dopo il crollo di San Siro contro il Napoli, certamente più difficile dal (doppio confronto?) con il Getafe in Europa League e in generale delle avversarie europee che potrebbero sovrastare i nerazzurri. Ora l'Inter è alla pari con tutte per ciò che concerne il numero dei titolari pronti a tornare in battaglia. La qualità massima è già venuta fuori in più di un'occasione. Così potrebbe essere che non si debba aspettare neanche troppo per tornare a sorridere (quasi) come nel 2010.


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