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Inter, concretezza di modulo e risultati: la chiave per la sopravvivenza in Europa

di Gianluigi Longari

Vincere. E basta. Un segnale senza possibili repliche è ciò che l’Inter deve regalare alla Champions League ed alla propria credibilità, posta in bilico da un avvio di stagione Europa e deficitario sotto ogni punto di vista. Il punto di partenza è legato al ritorno presumibile al 3-5-2 con l’abbandono definitivo dell’idea trequartista nato in concomitanza con l’arrivo di Eriksen in nerazzurro e mai completamente digerito dal punto di vista tattico dagli schemi di Conte. Mancanza di equilibrio che è costata un avvio a rilento in campionato e disastroso nella massima competizione continentale e che in casa Inter si vuole scacciare via con un grande risultato ed una grande prestazione a Moenchengladbach, che possano tenere in vita le speranze europee nerazzurre e segnare la svolta stagionale anche in Europa per una squadra che è chiamata a cambiare marcia per dare seguito e credibilità a quanto ammirato sabato con il Sassuolo. Il tempo delle parole e dei buoni propositi si è esaurito: contano i fatti, e l’Inter di Conte è chiamata a mostrarli.


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