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Inter, col Barcellona ballano 13 milioni. Ma il futuro di Inzaghi si decide col Sassuolo

di Ivan Cardia

Dentro, o fuori, in 180 minuti. Questa sera Inter e Barcellona inaugurano l'atto primo di un doppio confronto nel quale si giocheranno al passaggio del turno in Champions League. Come fosse una gara a eliminazione diretta: era prevedibile già dopo il sorteggio del girone di ferro, è diventato molto più probabile quando il Bayern Monaco ha messo le cose in chiaro facendo en plein nelle prime due giornate. In palio c'è la gloria e l'obiettivo di competere nell'Europa che conta, ma pure un bel po' di soldi. Che, di questi tempi, schifo non fanno.

13 milioni di euro. Con una discreta dose di approssimazione. 2,8 andranno a chi vincerà la partita, mentre 9,6 a chi accederà agli ottavi di finale della competizione. Un po' forzato, si è detto: da domani in poi resteranno comunque altre tre gare da giocare - quindi un potenziale incasso da quasi 9 milioni di euro solo nel girone - ma mettere la prima pietra per continuare la stagione in Champions fa la differenza anche e soprattutto da questo punto di vista. E, come detto: vietato disprezzarli, tra chi aspetta una potenziale cessione e chi ha venduto l'anima allo streaming musicale pur di ripianare i debiti.

E Inzaghi? A latere, ma non proprio, il futuro dell'allenatore nerazzurro. Simone Inzaghi non è a rischio, ma in discussione e sotto osservazione sì. Dopo la sconfitta con la Roma, le spiagge non sono infinite: paradossalmente, però, la gara più pesante è quella che si disputerà nel weekend al Mapei Stadium. Il Barça non dovrebbe comunque portare ribaltoni: condizionale d'obbligo, dacché un'eventuale imbarcata potrebbe anche cambiare le carte in tavola. Ma nessuno, comprensibilmente, mette negli scenari possibili una simile ipotesi. Discorso diverso per il Sassuolo: in Emilia c'è un solo risultato da centrare, la vittoria. Che, ci mancherebbe altro, nessuno butterebbe via già stasera, anzi.


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