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Inter, baby talenti nerazzurri - Kinkoue, il gigante centrale con doti da play

di Alessandro Rimi

Difesa non ancora al top è la difesa dei ragazzi di Armando Madonna, qualche scivolone di troppo, qualche spazio inspiegabilmente concesso agli avversari per una linea difensiva che necessita di ulteriore tempo per trovare l’intesa perfetta tra chi la compone. Pirola, Ntube e Étienne Kinkoue. Intriganti individualmente, dai margini di crescita notevoli. Prendiamo il francese classe 2002, preso in estate dal Troyes (Ligue 2) per circa 1,5 milioni più bonus con un contratto triennale, gigante di 195 centimetri che incute timore solo a guardarlo, figuriamoci affrontarlo. In chiara evidenza nella B francese, tra i migliori Under-17 (perno della Nazionale di categoria) transalpini che i nerazzurri hanno voluto insieme al pari età Agoumé. Due panchine e un match saltato per squalifica contro la Fiorentina, poi Étienne c’è sempre, infilando pure il Barcellona in Youth League: i piccoli blaugrana se lo perdono su corner e il centrale di Lione indisturbato di piattone destro mette dentro il primo centro in nerazzurro. Per l’Under-19 interista è fondamentale pure per la costruzione, laddove Kinkoue ha giocato, e può all’occorrenza farlo ancora, da mediano costruttore. L’Inter ha in mano l’ennesimo centrale moderno da crescere in casa, con calma. Ha diciotto anni, ma sta già bruciando le tappe come chi è destinato a diventare grande.


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