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Inter a Crotone per il diciannovesimo scudetto. L'opera d'arte di Antonio Conte

di Alessandro Rimi

A Crotone si va con l'idea di festeggiare lo scudetto numero diciannove. E perciò a Crotone l'Inter ha viaggiato con l'obiettivo di andare a vincere la partita numero venticinque in campionato. I nerazzurri possono chiudere la Serie A a quota 94 punti, dovessero vincerle tutte da qui alla fine. Non ci sono dubbi che Antonio Conte stresserà la squadra, le metterà pressione per questo avvenga, perché guai a mostrare scintille di mediocrità di fronte ai suoi occhi. Sarà titolo solo se, in caso di tre punti allo Scida, l'Atalanta non farà lo stesso contro il Sassuolo di De Zerbi. Incastro possibile. Niente ossessione però, niente frenesia. Il destino l'Inter lo tiene in pugno, lo guarda ed è pronta a lasciare che faccia il suo corso. Nerazzurro. In Calabria potrebbero trovare spazio Darmian, Sensi e Sanchez. Non è una rotazione o un turnover. Guai ad abbassare la concentrazione, a calare l'ossessione per il taglio del traguardo. Guai. "Se giocano è perché lo avranno meritato con il sudore, i sacrifici, il cuore. E' perché anche loro, tutti, sono titolari in questa Inter". Così vicina al compimento di "un'opera d'arte". Così vicina e, se solo il pensiero va ad agosto, non sembra vero per niente.


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