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Il Milan (quasi) consueto contro la Juve (quasi) consueta. Che sfida attendersi a San Siro

di Antonello Gioia

Dopo i tanti anni dominati dalla Juventus, nelle ultime stagioni la sfida tra la squadra di Stefano Pioli e quella bianconera è stata a forti tinte rossonere; che fosse San Siro o Allianz Stadium, il Milan è spesso riuscito ad avere la meglio sulla formazione di Allegri, anche - e soprattutto - grazie a varianti tattiche e a individualità che hanno creato un gap abbastanza evidente sul campo nello scontro diretto.

Diverse assenze
Nel campionato in corso, la sfida arriva in un momento particolare: c'è appena stata la sosta nazionali, il Milan dopo la Juventus è atteso dalla doppia trasferta a Parigi contro il PSG e al "Maradona" per il Napoli, mentre i bianconeri non avranno alcun impegno europeo, anche se dovranno fare i conti con qualche infortunio (Danilo e Chiesa su tutti) che faranno il paio con le assenze per squalifica tra i rossoneri di Maignan e Theo Hernandez e i recuperi dai rispettivi acciacchi di Loftus-Cheek, Krunic e Kalulu. Come, dunque, Pioli e Allegri prepareranno il match?

Il confronto tattico
La sensazione è che il Milan punti ad essere quello che siamo abituati a vedere: una squadra intensa, molto tecnica, con voglia di prendere in mano il pallino del gioco attraverso il possesso palla e di indirizzare la gara attraverso le giocate dei singoli, soprattutto di Leao e di Pulisic. Dall'altro lato del campo, la Juventus ha qualche punto interrogativo in più: la presenza di Chiesa, univo vero spacca-partite a disposizione di Allegri, potrà fare la differenza; senza Danilo, è probabile che i bianconeri stiano ancora più bassi per non mettere in difficoltà Rugani e Gatti sulla velocità, puntando tutto sulle ripartenze veloci. Un confronto consueto tra due squadre che si affronteranno, probabilmente, in maniera consueta: il Milan col gioco, la Juve difendendosi. Assenze permettendo.


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