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Il governo inglese risponde ad Agnelli: "La Brexit non c'entra nulla con il flop della Superlega"

di Ivan Cardia

L’operato del premier britannico Boris Johnson dietro la rinuncia delle sei squadre inglesi alla Superlega, per tutelare la Brexit. Questa è una lettura condivisa da molti osservatori, e anche dal presidente della Juventus, Andrea Agnelli: “Se sei squadre si fossero staccate e avessero minacciato l’EPL - ha detto nell’intervista rilasciata oggi alla Reuters - la politica l'avrebbe visto come un attacco alla Brexit e al loro schema politico”. Parole che non sono state particolarmente gradite al numero 10 di Downing Street. Il portavoce ufficiale del governo inglese ha infatti dichiarato: “Smentisco queste ipotesi. Il primo ministro è stato molto chiaro sui motivi per il quali fosse importante che il governo si facesse avanti e intervenisse affinché questi club si ritirassero dal progetto, e cioè l’importanza del calcio nel cuore delle nostre comunità e del nostro Paese”.


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