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Il Bologna vola con Sartori. Stramaccioni: "Poi Motta ha disegnato il capolavoro tecnico-tattico"

di Tommaso Bonan

La lotta Champions sarà a tre tra Bologna, Roma e Atalanta o c’è ancora spazio per inserimenti da dietro? A rispondere alla domanda, nell'intervista al Corriere di Bologna, è il tecnico ed opinionista Andrea Stramaccioni: "Per i posti Champions sarà un finale di campionato avvincente, con la variabile quinto posto a fornire ancora più speranze. Per questo non limiterei a queste tre squadre la lotta: il calendario è pieno di scontri diretti tra le squadre coinvolte e le distanze possono ridursi più velocemente di quanto si pensa. La Roma, ad esempio, nelle prossime sette gare avrà cinque scontri diretti".

Cosa la impressiona del collettivo rossoblù? Quanto c’è di Motta e quanto del lavoro di Sartori?
"Ho detto più volte che ciò che sta realizzando il Bologna è qualcosa di straordinario. Il presidente Saputo ha capito che i primi top players sono i suoi dirigenti, investendo sulle loro qualità e lasciandogli praticamente carta bianca. Sartori su tutti, insieme ad una struttura dirigenziale solida e competente con Fenucci e Di Vaio. Poi Thiago ha disegnato il capolavoro tecnico-tattico, trasmettendo ai suoi giocatori una filosofia calcistica che va oltre le qualità dei singoli. Basa la resa in campo sull’obiettivo comune e non è “schiavo” dell’individualità di turno. Con ciò non intendo sminuire il parco giocatori ma esaltarne il valore come gruppo: anche con attori diversi, il rendimento di squadra non è mai sceso"

C’è un aspetto che deve temere il Bologna in questa volata? Voci di mercato che distraggono o la pressione del risultato?
"Il capolavoro di Sartori e Motta passa attraverso aver costruito e allenato una squadra che ha 15 giocatori convocati nelle nazionali, più di Inter, Juve e Milan: al netto dei valori individuali, questo fa capire l’internazionalità e il futuro della rosa"


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