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I troppi prestiti dell'Udinese e non solo. Al Shabab-Silvestri, perché non s'è chiusa

di Raimondo De Magistris

Gli ultimi giorni di calciomercato hanno regalato diversi retroscena e trattative di calciomercato tramontate. Una di queste riguarda Marco Silvestri, portieri dell'Udinese che nelle ultime ore ha perso il posto da titolare a favore di Okoye. L'estremo difensore classe '91 ha sondato il mercato nell'ultima settimana alla ricerca dell'occasione giusta che poteva arrivare dall'Al Shabab.

Il club dell'Arabia Saudita aveva infatti trovato l'accordo col giocatore per ingaggiarlo in prestito fino alla prossima estate con un ingaggio doppio rispetto a quello attuale. Immediato il sì del giocatore e, in uno primo momento, anche quello dell'Udinese, club che poi per questione di regolamento ha dovuto bloccare la trattativa. Questo perché la FIFA col nuovo regolamento prestiti varato nel 2022 impone un massimo di sette prestiti internazionali a stagione. E l'Udinese, con Pafundi al Losanna, aveva già esaurito i suoi slot.

Ricevuta la notizia, l'Al Shabab a quel punto ha provato a prenderlo a titolo definitivo chiedendo a Silvestri di svincolarsi dall'Udinese per poi trasferirsi in Arabia. Però la società saudita non era disposta fargli sottoscrivere un contratto di un anno e mezzo, mentre Silvestri e l'Udinese sono legati da un accordo valido fino al 30 giugno 2025. Un dettaglio che ha fatto definitivamente naufragare la trattativa.
E adesso? Se si apriranno nuovi spiragli in mercati ancora aperti, non è da escludere che Silvestri possa comunque lasciare l'Udinese. Ma non in prestito: è tecnicamente impossibile.


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