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L'uomo del Nuovo Mondo: Jesus fa esultare il Flamengo dopo 38 anni

di Michele Pavese

Non era riuscito a spezzare la maledizione di Bela Guttmann sulla panchina del Benfica, ma stasera Jorge Jesus ha fatto la storia del calcio brasiliano e del Flamengo, riportando il club rossonero sul tetto del Sudamerica dopo ben 38 anni. Quelle due finali di Europa League sono state per molto tempo una ferita aperta per il mister portoghese, che nel 2018 aveva deciso di lasciare il Vecchio Continente per approdare sulla panchina dell'Al-Hilal. Una sola stagione, chiusa con la conquista della Supercoppa saudita, poi l'inizio di un nuovo capitolo, in terra carioca.

L'uomo del Nuovo Mondo - Tante delusioni, dicevamo, che hanno sicuramente influito nella carriera del 65enne di Amadora. È ripartito dal Brasile e il destino lo ha ripagato con gli interessi: è il secondo allenatore europeo a sollevare la Copa Libertadores, dopo Mirko Jozic, tecnico croato che si era imposto nel 1991 con i cileni del Colo Colo. E tra poche ore il Flamengo può incredibilmente laurearsi anche campione del Brasile con quattro turni d'anticipo, qualora il Palmeiras non colga i tre punti contro il Gremio. Insieme a Jorge Jesus, stasera sorride finalmente anche Filipe Luis, sconfitto due volte in finale di Champions League con il suo Atletico Madrid. Il calcio toglie, il calcio restituisce.


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