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L'Equipe attacca Andrea Agnelli: "È pericoloso che sia lui a disegnare il calcio di domani"

di Michele Pavese

Andrea Agnelli sotto attacco. Dopo il poco edificante siparietto che lo ha visto protagonista insieme ad Antonio Conte ieri sera, il presidente della Juventus diventa il bersaglio di un duro articolo da parte di Vincent Duluc, editorialista de L'Equipe. Il fronte si sposta dai confini nazionali all'Europa, perché l'argomento in questione è la riforma della Champions League e il ruolo di Agnelli all'interno del gruppo che vorrebbe la nascita della Superlega. La Champions, secondo i colleghi francesi, è nata come "figlia dell'amore" (e da un'idea proprio de L'Equipe, che consegnò il primo trofeo al Real Madrid), mentre in futuro "sarà la figlia della dittatura dei grandi club, della loro avidità e della debolezza dell'UEFA. Lo sport più universale del pianeta è ostaggio di una casta davanti alla quale si piegano le istituzioni, per timore di non poter più ricevere benefici".

Agnelli è un pericolo per il futuro del calcio europeo - La posizione dell'UEFA è definita "troppo debole e troppo ambigua per contrapporsi a tutto ciò: la verità è che è già stata scavalcata e che ha già perso", anche se per il momento la riforma della Champions dovrebbe scongiurare l'avvento della Superlega, "che negherebbe l'essenza, la cultura e la storia dello sport europeo. Un anno fa Andrea Agnelli, patron della Juventus, uno degli uomini che fa più del male all'idea di universalità del calcio, ha dichiarato tranquillamente che la presenza dell'Atalanta in Champions era ingiusta. Sappiamo invece cosa sia fondamentalmente ingiusto e pericoloso per il calcio: che sia lui a disegnare, insieme a qualche amico, il calcio europeo di domani".


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