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Juve Campione: Bonucci si è messo sulle spalle l'eredità della BBC

di Ivan Cardia

C'era un tempo la BBC. Anzi, la BBBC, perché nell'equazione difensiva della Juve non si può non tenere conto di Buffon. Poi, pian piano, è andata finendo l'era della miglior difesa del calcio italiano nell'ultimo decennio. Proprio Gianluigi Buffon è stato il primo a salutare, trasferendosi a Parigi. Ora è ancora a Torino, ma da riserva. Andrea Barzagli si è ritirato l'anno scorso. Giorgio Chiellini no, ma in questo campionato sul nono scudetto consecutivo ha messo al massimo la sigla, non la firma.

È rimasto Leonardo Bonucci. Aspettando il ritorno a pieno regime di Chiello, il difensore viterbese si è messo sulle spalle l'eredità dell'intera BBC e sul braccio il peso della fascia del suo amico. Capitano e leader difensivo, ha condotto per mano la retroguardia di Maurizio Sarri. Anche in modo diverso dal passato, mettendo lui qualche toppa al giovane De Ligt, almeno nei primi tempi. L'olandese, che forse dei tre ricorda più Barzagli, è cresciuto avendo come chioccia, in quest'annata, il difensore meno difensore del terzetto bianconero. Hanno imparato a completarsi, grazie alla capacità di Bonucci di limare i suoi difetti al servizio della causa. Il perno centrale dei tre moschettieri di Conte e Allegri, è rimasto solo a guardia dal fortino. Senza deludere.


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