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I nuovi Neymar: Gabriel Veron, il figlio del bovaro col nome del suo idolo

di Marco Conterio

Gabriel Veron Fonseca de Souza. Fonseca come il cognome della madre, Souza come quello della famiglia paterna. Veron come l'idolo, del padre. Che è un pastore di bestiame di Assu, Rio Grande do Norte, una terra dove Joao Quebra Osso, numero uno del Santa Cruz di Natal, decide di andare a caccia di talenti. Al provino si presentano in 300: Veron ha una marcia più degli altri e conquista un posto a Santa Cruz. E la notizia, Quebra Osso non gliela darà al campo ma in una steakhouse di sua proprietà a Natal.

La storia inizia davanti a una bisteccaGabriel Veron deciderà il Mondiale Under 17 dove sarà eletto miglior giocatore. Dopo 45 giorni dall'arrivo al Palmeiras è entrato in ptrima squadra e non se ne è mai andato. Anche lontano dalla famiglia, dalla sua terra. Il primo allenatore di Veron a Santa Cruz, Eugenio Gomez, sarà quello che farà crescere l'uomo e il ragazzo ma pure il calciatore. "Arrivò come centrocampista e poi si è adattato sull'esterno: con delle caratteristiche così...".

La più grande cessione del Palmeiras Questo diventerà presto Gabriel Veron. La cessione più remunerativa per la Palestra, pronto a superare Gabriel Jesus che finì per 32 milioni di euro circa proprio dal Verdao al Manchester City. Veron gioca da esterno d'accatto, a destra, a sinistra. Quando parte da fermo è sorprendente: imprendibile. Quando accelera sembra un soffio leggero ma inafferrabile per ogni rivale, a meno che non decida di bloccarlo con le cattive. Rispetto a Neymar, Veron è certamente più ala, più Douglas Costa come caratteristiche e peculiarità. Però vederlo è una meraviglia, in un calcio a che sa sfruttare il campo aperto e gli spazi, ripartenze e transizioni, può diventare protagonista assoluto.


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