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Garlando analizza così la svolta Milan: "Se Leao fa il capitano"

di Simone Lorini

Luigi Garlando, attraverso il proprio editoriale sulla Gazzetta dello Sport, analizza così la scelta di Fonseca di affidare a Leao la fascia di capitano nell'ultima gara "Le immagini avevano sorpreso Leao che si lamentava a bordo campo per la sostituzione, pochi secondi prima del gol partita di Gabbia. Fonseca non fece tempo a rispondergli perché zompò in campo a festeggiare il 2-1 della svolta. A Rafa, preoccupato più di se stesso che della squadra impegnata nella ricerca di una vittoria nel derby che mancava da 750 giorni, all'ex ammutinato del cooling break, Fonseca ha consegnato la fascia di capitano del Milan.

Un po' come fa la maestra che, se deve assentarsi, affida il compito di capoclasse al più agitato, per ingabbiarlo con un compito di responsabilità. In genere funziona. Con Leao ha funzionato. Ha giocato una buona partita, ha fatto corse all'indietro che di solito scansa. Ha difeso Bartesaghi espulso. Ha pensato alla squadra. Forse i puristi rossoneri avranno storto il naso, pensando che quella è la fascia di Baresi e Maldini.

Ma tutto cambia. Come il gioco si è fatto liquido, con l'abolizione dei ruoli sostituiti dalle funzioni, coli la fascia ha preso funzioni diverse. L'Inter diede quella di Facchetti a Icardi per convincerlo a firmare. La sacralità del leader ridotta a bonus contrattuale. Fonseca già da tempo covava l'idea della fascia rotante, da far passare di braccio in braccio, a seconda delle necessità, come un benefit condiviso. La verità è che, in realtà, non è cambiato nulla. Non è un pezzo di stoffa a stabilire il capobranco, ma è la stoffa del cuore e la stima del branco. Facchetti, Baresi e Maldini non facevano i capitani, lo erano".


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Domenica 29 Settembre 2024