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Frattesi: "Senza calcio, avrei fatto il tennista. Ma mi sarebbe piaciuto anche l'avvocato"

di Tommaso Bonan

Il centrocampista dell’Inter Davide Frattesi si è raccontato ai microfoni del format ‘New Brothers’, su DAZN. Tanti i temi toccati al di fuori del campo, come ad esempio cosa avrebbe fatto se non fosse diventato calciatore: "Il tennista probabilmente. Ma mi sarebbe piaciuto diventare avvocato. Il primo stadio? Il Curi di Perugia. Facemmo un torneo quando ero molto piccolo. All'epoca eravamo tutti super felici”.

Faceva il portiere da piccolo?
“Sì, poi ho fatto anche l’attaccante. Franceschini mi cambiò ruolo mettendomi mezzala, anche lì sul momento non ero d'accordo e infatti mi lamentavo sempre. Oggi lo devo ringraziare".

Un pregio e un difetto?
"Quando voglio una cosa ci provo fino alla fine. Il difetto è che sono permaloso ogni tanto. Le mie caratteristiche? Sono un incursore, faticatore, la terza è una cosa che devo migliorare, ovvero la gestione della palla".


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