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Fiorentina, il messaggio di Commisso al calciomercato: Castrovilli è incedibile, Chiesa no

di Dimitri Conti

Un fiume in piena Rocco Commisso, che sabato pomeriggio ha lasciato in consegna, nel corso di una lunga intervista in collegamento dagli USA, le sue sensazioni ad un anno dal suo insediamento a Firenze. Tantissimi i temi da lui toccati, tra cui anche e soprattutto il futuro dei due gioielli più luminosi in dotazione alla rosa della Fiorentina: da una parte Gaetano Castrovilli, dall'altra Federico Chiesa. Sui due, peraltro, sentimenti e parole contrastanti. Per il primo, infatti, l'idea è che nella prossima sessione di mercato non se ne discuta proprio, riassunta nella vivace locuzione: "Gaetà, non mi fare scherzi!". Le varie squadre del panorama italiano che hanno messo gli occhi su di lui, dunque, dovranno arrendersi, visto che Commisso è pronto a vestirlo con la maglia numero 10, una sorta di lucchetto a doppia mandata. Quello che invece attualmente non c'è su Chiesa, anzi. Il proprietario del club viola ha infatti voluto ribadire un concetto ormai ben chiaro a tutti i suoi tifosi: "Se vuole può andare, ma solamente alla cifra che vogliamo noi". Una cifra che nella testa di Commisso non ha (ancora) subito la svalutazione di cui molti parlano, e un messaggio chiaro al suo giovane talento: scelga cosa vuole fare, in maniera definitiva e senza possibilità di fraintendimenti. Un futuro ancora da scrivere, dunque, nel suo caso, viste le attenzioni mai sopite da parte di Inter e Juventus, pronte a sfidarsi per l'ennesimo Derby d'Italia sul mercato. Commisso attende, e nel frattempo pensa a come costruire la sua, di storia fiorentina.


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