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Fiorentina, Boateng e il problema razzismo: "Farò una mia task force"

di Lorenzo Di Benedetto

L'attaccante della Fiorentina, Kevin-Prince Boateng, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, approfondendo il suo punto di vista sul tema del razzismo negli stadi: "Non mi basta che venga impedito l'accesso allo stadio a una parte di tifosi". Una sua idea sarebbe quella di procedere con la squalifica dal campo della squadra i cui sostenitori intonano i cori: "Le società devono pagare per il comportamento dei propri tifosi". Il giocatore racconta, poi, di quando fu invitato dall'Onu per tenere un discorso sul razzismo: "Ma dopo di allora non è stato fatto niente di concreto. Ho in mente una task force mia con eventi e calciatori coinvolti". Infine il suo ricordo dell'incontro con Nelson Mandela: "Dopo 27 anni in galera non era arrabbiato, disse che chi lo aveva imprigionato non aveva l'intelligenza di capire cosa stava facendo".


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