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ESCLUSIVA TMW - Svizzera, Tami: “Rinvio Europei soluzione migliore, poi passeremo alla cassa...”

di Alessio Alaimo

“Il rinvio degli Europei è la soluzione più logica, che va incontro in parte alle esigenze dei club per poter cercare di terminare i rispettivi campionati. Dalla UEFA è arrivata la scelta più giusta”. Così a TuttoMercatoWeb il direttore delle Nazionali Svizzere, Pierluigi Tami.

Coronavirus: da voi, in Svizzera, com’è la situazione?
“È arrivato anche da noi in maniera prepotente. Peggiora velocemente. Non abbiamo raggiunto ancora il picco, probabilmente lo avremo più tardi. Si sta manifestando la stessa situazione che avete vissuto in Italia, siamo in piena emergenza. Lo sport si è fermato. Oggi la priorità è la salute della gente. La partita da vincere è il Coronavirus”.

In Italia tutto chiuso. E in Svizzera?
In Ticino, che è una costola della Lombardia, queste misure sono arrivate prima rispetto alla Svizzera francese e tedesca che ora si è adeguata. La crisi è acuta, le misure per tutta la Svizzera sono uguali. Negozi, bar, ristoranti, discoteche hanno chiuso. E anche da noi è iniziato il collasso degli ospedali”.

Come lavora in questo periodo?
“Quasi tutti i giorni facciamo delle videoconferenze. Ci aspettavamo la decisione della UEFA. Ma per pensare al futuro dovremo sconfiggere questo virus. Lavoriamo da casa”.

Bisognava rinviare prima i campionati?
“È stata una cosa inaspettata, più grande del calcio. Si è pensato a salvare il salvabile. Quando si è capito che di compromessi non ce ne sono perché bisogna risolvere un problema sanitario sono stati sospesi i campionati. Chi prima e chi dopo. Tutti poi passeremo alla cassa e affronteremo i problemi economici derivanti da questo problema. Ma oggi è più importante la salute”.


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