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ESCLUSIVA TMW - L'Italia non compra più in Brasile, Durante: "Bottega cara, i migliori vanno altrove"

di Marco Conterio

Un solo brasiliano, Leo Sena allo Spezia. Sei argentini. Un cileno. Poi stop. In un'estate strana, bloccata e limitata, la Serie A ha pescato pochissimo dal Sudamerica. Tuttomercatoweb.com ne ha parlato con un profondo intenditore del calcio verdeoro, direttamente in Brasile, come l'agente e intermediario Sabatino Durante. "Da noi i giocatori buoni non arrivano. Martinez Quarta è un bel giocatore ma il River ha perso la Libertadores per colpa della difesa. E' un buon giocatore ma è di medio livello, non è un top. E' vero che gli argentini migliorano tanti qui ma non vedo in lui delle qualità a essere uno di alto livello".
Perché quelli migliori a suo avviso qui non vengono?
"E' perché vanno in Germania, in Spagna. I brasiliani costano rispetto a tutti gli altri e noi abbiamo anche il problema dell'extracomunitario a bloccarci".
Perché sono così costosi?
"Perché i Rolex sono cari? Il Brasile è una bottega cara ed è sempre il Brasile. E' la cantina Sassicaia dei talenti".
Uno come Kaio Jorge del Santos.
"Giovane, di grande prospettiva, in Brasile guadagnando tanto rischia anche di perdersi. L'ideale sarebbe portarlo in Europa ma costa tanto e c'è lo scoglio degli extracomunitari. Spesso arrivano dei ragazzi come primo tesseramento ma arrivano da paesi senza strutture, come l'Africa. Penso a Osimhen: veniva da un'Accademia, era al primo tesseramento al Wolfsburg. Lui è un 'caso', ma i sudamericani, che vengono da club strutturati, non possono essere tesserati".


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